Valorizzare la forza straordinaria del “crowd”
Produrre innovazione vincente e con ritmi accelerati non è più un compito straordinario riservato ai best-in-class. Oggi, e ancora di più in futuro, è una regola pressante e obbligata per rimanere in gioco, essere visibili e affermarsi negli scenari della competizione globale. Per conquistare queste capacità il fattore abilitante prioritario sta nel riuscire a finanziare l’innovazione abbattendo le barriere di accesso ai talenti e i costi proibitivi del not invented here che affliggono il modello usurato dell’azienda vsta come “small world” autosufficiente e custode di conoscenze esclusive.
Se il mercato globale è non solo il destinatario del valore prodotto dall’azienda ma anche il fornitore delle risorse competitive primarie – materie prime, materiali, componenti, etc. – questo deve valere anche per le conoscenze, attitudini, competenze e, in generale, per il capitale intellettuale – individuale o strutturale – che sono insieme costituiscono la materia prima della creatività, dell’invenzione e dell’innovazione.
L’implicazione più rilevante di questa constatazione è la necessità di ridefinire in modo totalmente nuovo il concetto di “risorse umane” e di capitale intellettuale dell’azienda. Entrambi sono ora il risultato della convergenza di due diverse entità: una, ereditata dall’era pre-internet, precisamente associata al “personale dipendente” appartenente alla organizzazione dell’azienda; l’altra rappresentata dalle persone e dal capitale intellettuale pubblico (crowd) attivato attraverso la rete e relative tecnologie di accesso. Senza una adeguata capacità di avvalersi in modo combinato e sinergico e di avvalersi di queste due risorse, la produttività e e la capacità di innovazione dell’azienda sarebbero definitivamente compromesse.
Per esprimere in modo conciso la valenza del crowd bastano solo due numeri: dall’inizio della storia dell’umanità sono stati prodotti circa 130 milioni di libri; dal canto suo il web attraverso i diversi motori di ricerca non solo ha reso accessibili circa quaranta milioni di quei libri ma ha prodotto, a tutto il 2015, oltre 60 trilioni di pagine e questo totale continua a crescere alla media di alcuni miliardi al giorno. Il concetto di ormai largamente diffuso di “open innovation” non solo si impone l’esternalità, il crowd, come elemento complementare e di arricchimento dell’organizzazione ma anche come suo proprio alter ego.
Perché l’azienda del futuro sempre più dovrà constatare che le competenze per innovare e risolvere un problema possano risiedere anche molto lontano dal luogo in cui il problema si è generato.
Descrizione dell’iniziativa
Si tratta di un progetto di knowledge outsourcing avente per oggetto competenze, prodotti, tecnologie, servizi, e relativi accordi di partnership, acquisto o licensing. Il progetto è condotto in modo personalizzato, mirato ai bisogni e alla opportunità specifiche traguardate dall’azienda. Queste specificità verranno messe a fuoco da una breve fase si assessment che precederà lo svolgimento della ricerca sul campo. La ricerca è mirata a coinvolgere un certo numero (10-12) di remarkable people e/o già riconosciuti e apprezzati per le loro competenze e capacità realizzative o per il successo delle loro aziende, espressamente correlate alle problematiche e ai settori applicativi oggetto della ricerca.
La loro individuazione avverrà – oltre che in base alle nostre conoscenze – con il supporto di metodologie di analisi basate sui big data e sui più recenti metodi di analisi quali-quantitativa. Le persone di riferimento individuate parteciperanno ad un workshop online durante il quale dialogheranno con il team di progetto dell’azienda cliente. All’evento parteciperà anche l’AD che oltre a fare gli onori di casa darà rappresentazione, al massimo livello, dell’interesse e dell’impegno.
A valle dell’evento sarà valutato il grado di interesse dei contenuti e delle opportunità esposte dai diversi interlocutori. Uno screening strutturato consentirà di procedere poi alla fase di sviluppo e approfondimento dei contatti più promettenti.