L’IOT è l’era del Systems Engineering
Per realizzare i benefici economici previsti dall’avvento del digitale (tra 3,9 e 11,1 trilioni di dollari/anno) le aziende devono adottare un approccio completamente nuovo rispetto alla ricerca di soluzioni tecniche “locali” più avanzate (tempi di sviluppo del progetto, manutenzione). Il vero centro focale dell’attenzione del management deve diventare il sistema complesso costituito dall’azienda e dal suo ecosistema di business. Come dire: il punto di vista e il teatro d’azione devono essere inclusivi e pensare in grande.
Questo sembra contraddire la notazione più popolare di descrizione della trasformazione digitale: l’IOT, cioè Internet delle cose. Perché pensando di doverci occupare delle decine e (presto) centinaia di “cose” miliardi di cose che danno vita alla sostanza delle nuove tecnologie la sensazione che la dispersione e la perdita di unità della visione siano quasi assicurati. Ma così non è. Perché queste cose sono oggetti suscettibili di connettività e in quanto tali capaci caso mai di dare forma a sistemi estesi di volume e complessità mai sperimentati fino ad ora. Per correggere il tiro sarebbe più corretto parlare di Internet dei sistemi piuttosto che di cose.
Di fatto l’avvento dell’IOT è un vero e proprio acceleratore della necessità di sviluppare e diffondere le discipline, la competenza e il know how del Systems Engineering.
Più i componenti diventano protagonisti attivi di un sistema più ampio più si moltiplicano le opportunità di incrementare l’intelligenza del concetto e del funzionamento del sistema (o, all’opposto, i costi e i rischi derivanti dal non averlo fatto).
Systems Engineering 4.0
Per prepararsi ad essere protagonista dell’era dell’IOT, il Systems Engineering (SE) deve a sua volta compiere una evoluzione, portando nella sala di regia tutta l’organizzazione, cioè tutte le funzioni chiave necessarie per accelerare in modo accelerato e benefici dell’azienda totalmente connessa e integrata con la tecnologia digitale. Non solo. Per mettere meglio a frutto il potenziale di questa tecnologia, il SE-4.0 utilizza in modo ancora più efficace gli strumenti software prima essenzialmente confinati nella loro missione di attuazione del Digital Engineering. Ora questa missione può estendersi a tutta l’azienda e a tutto il ciclo di vita, coprendo quindi non solo lo sviluppo del prodotto ma anche la produzione, l’uso e la manutenzione. Il PLM può quindi essere l’asse portante di questo processo di integrazione. E quando diciamo end-to-end, stiamo anche parlando ti tutto il mondo esterno all’azienda, e quindi il suo intero ecosistema di business.
Ma il punto di svolta del SE nel contesto dell’IOT è la capacità di migliorare in modo esponenziale le performance di prodotto e processo industriale analizzando la performance dei prodotti facendo interagire direttamente il mondo reale sensorizzato e quello digitale (digital twins), incrementando il livello di confidenza delle previsioni progettuali rispetto alla performance futura del prodotto, ivi incluse quelle derivanti dal miglioramento delle operazioni produttive e delle condizioni di rischio. Le aziende leader stanno traendo enormi benefici dalla realizzazione di prototipi completamente virtuali di sistemi complessi, apportandovi in diretta tutti i risultati dell’interazione con i comportamenti analizzati nel modo reale.
Descrizione dell’iniziativa
È un programma proposto inizialmente come un percorso di apprendimento accelerato da parte di un Systems Engineering Team cui è affidato il compito di sviluppare un business case applicativo della metodologia e degli strumenti SE. Tra questi, consigliato, il software MBSE (Model-Based Systems Engineering) di PTC. Il business case è un progetto reale, solitamente selezionato dal portafoglio progetti dell’azienda. L’iniziativa è preceduta da due diversi workshop, uno ricolto al Management Team e l’altro ai senior professional e al management operativo delle diverse funzioni aziendali. L’intento e di creare condivisione e di assicurare il pieno supporto durante la fase implementativa del progetto.